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postheadericon Concerto per i 35 anni della Veja Masca

Lo storico gruppo di teatro-musica popolare “La Veja Masca” ha celebrato i trentacinque anni di attività nella suggestiva cornice del Salone dell’Arengo del Broletto di Novara, luogo dove l’avventura era iniziata. Una iniziativa associata alla onlus “Casa Alessia” che ha scelto il gruppo per il suo tradizionale concerto. Sul palco Luisa Rizzotti (voce), Gianni Dal Bello (voce, chitarra, strumenti a corde), Giovanni Fumagalli (tastiere), Giacomo Zamponi (violino), Pierdavide Guenzi (percussioni e cori).

Tutto era cominciato con una canzone sulla pace. Nel 1982 una canzone scritta da Gianni Dal Bello veniva infatti selezionata per diventare l’inno alla pace in una grande manifestazione al Palaeur di Roma ed essere eseguita davanti al papa, Giovanni Paolo II. Da quel momento “La Veja Masca” che in piemontese significa “la vecchia strega” iniziò la propria avventura: quattro ragazzi novaresi, Gianni Dal Bello, Elena Ferrara, Roberto Moroni e Luisa Rizzotti, si esibirono con quello strano nome dialettale davanti a un pubblico di quindicimila persone e in veste di menestrelli.

Fu l’inizio di una lunga avventura che ha visto il gruppo esibirsi po’ tutta Italia da Roma a Pisa, da Milano a Verona, da Crema a a Lodi e a un po’ tutto il Piemonte. Diverse le collaborazioni musicali negli anni, ma le più importanti sono state quella del violinista Giacomo Zamponi e del tastierista Giovanni Maria Fumagalli che hanno impresso un sound tutto nuovo e accattivante al gruppo. In seguito si sono aggregati anche il violoncellista Diego Ragazzo e don Pier Davide Guenzi con il quale “La Veja Masca” si è esibita anche in Francia, a Lourdes e al Festival Biblico di Vicenza.

All’inizio degli anni ’80 “La Veja Masca” si esibisce in numerosi concerti e spettacoli teatrali in tutta la Penisola. Vanno ricordati, oltre a quello in piazza San Pietro, per un incontro con il pontefice, l’esibizione a Villa Borghese per migliaia di ragazzi in una giornata organizzata dall’Acr e a Castel S.Angelo in un concerto subito trasformato in happening per cinquemila giovani danzanti; e ancora a Pisa, Verona, Milano, Lodi, Crema e tanti altri centri.

Il gruppo si colloca a buon diritto nel filone degli artisti piemontesi che alla fine degli anni settanta diedero vita al movimento folk revival.

La maturità di linguaggio espressivo è accresciuta dalle esperienze di produzione teatrale realizzate negli ultimi anni all’interno della Fondazione Persona di Novara guidata da Anna Belfiore.

Diverse le incisioni: dopo “Trovale un nome” (“Guardiamo la pace negli occhi” , ed.Ave), e la musicassetta dell’ 88 (ed. Showdown), la “Veja Masca” ha celebrato il proprio ventennale con il cd “Par-ci Par-là” offrendo una ‘summa’ delle diverse suggestioni musicali recepite dal gruppo, dalla musica popolare piemontese a quella occitana e francese

A distanza di appena un anno ecco il cd dal titolo “Bernardo… e altre storie dell’area celtica”.

Nel dicembre 2004 ecco un nuovo cd della Veja Masca, a conferma della grande vitalità artistica del gruppo in quel periodo. Si intitola “…e oltre’sti confini “ con musiche di nuova composizione e altri brani che vengono ripresi e arrangiati.

«Nel 2018 – concludono Gianni e Luisa – saranno dieci anni da quando Roberto Moroni, uno dei fondatori del gruppo, ci ha lasciati. Il nostro miglior modo per ricordarlo sarà quello di continuare a essere “La Veja Masca”, nome per altro che propose per primo, proprio lui e di fare sentire ancora la nostra musica».

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